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MALAWI-MOZAMBICO
Dopo due giorni intensi tra arte e artisti da tutto il mondo a Venezia , un po’ di fretta ma con l’entusiasmo che accompagna sempre le nostre partenze eccoci di nuovo all’aeroporto. Ci sono posti che non esistono, luoghi dimenticati . Il Malawi è così , terra di nessuno , poco interessante , poco conosciuta ma noi alle 12,20 del 09/10/11 siamo qui . William ci attende e ci accompagnerà per tutto il viaggio. Prima destinazione Il Safari Beach Lodge sulle rive del Lago Malawi . Quanto azzurro , le onde che si infrangono lievi sulla spiaggia . Un quasi mare !!! Visitiamo in barca l’sola Lizard e al rientro il villaggio di pescatori , dove iniziamo a lascia- re i primi modesti regali : quaderni e matite . Dopo una notte calda ed umida arriva 11/10 per noi data importante , festeggiamo i nostri 25 anni di matrimonio , ma le giornate in Africa partono sempre un po’ lente e a volte monotone. IL trasferimento al Liwonde National Park dura circa 6 ore, arriviamo un po’ stanchi anche se durante il percorso ci siamo fermati per qualche foto. Arriviamo in questo Camp incredibilmente bello ed accogliente. Nel pomeriggio , pieni di aspettative, partiamo per il primo safari in jeep perché speriamo di vedere gli elefanti , invece oggi si vedono solo ( si fa per dire ) impala – antilopi africane – molte varietà di uccelli e dopo il tramonto i primi ippopotami . Dopo cena , mentre sorseggiamo un drink per festeggiare questa giornata speciale , il diret- tore del Camp ci porge i suoi auguri per l’anniversario e in camera troviamo una bottiglia di vino omaggiata con i complimenti dall’organizzazione e da tutto lo staff . Durante la notte vengono a trovarci anche gli elefanti , erano proprio davanti al nostro chalet , ecco come ogni cosa anche una casualità può diventare un bellissimo regalo ! Il mattino seguente partiamo per un safari-boat sul fiume , è veramente interessante : si prova un senso di pace ad ammirare la natura con tutte le sue forme di vita , si anche i coccodrilli. Un’esperienza fantastica che decidiamo di ripetere nel pomeriggio per vedere anche il tramon- to anche se un po’………..bagnato ! Rientriamo quindi fradici ma felici : All’indomani il trasferimento di circa 4 ore per raggiungere Thyolo e più esattamente presso la SATEMWA FACTORY , un’immensa tenuta tipicamente inglese coltivata a the , con annessa fabbrica e un palazzo coloniale che funge da alloggio. Sembra di vivere in un’altra epoca quando gli inglesi vivevano in questa villa da veri signori e gli indigeni erano il tutto fare, adesso sembra un po’ diverso ma sarà poi così vero ? 14/10 Oggi ci attende un lungo trasferimento da Thyolo si ritorna a Liwonde per proseguire ed attraversare la frontiera con il Mozambico. Come ovunque i luoghi di frontiera sono un po’ squallidi e a maggior ragione in Africa. Il Mozambico ci appare subito più povero, la gente vive dei prodotti della terra, non ci sono strade ma piste in terra battuta . Arriviamo a Cuamba nel tardo pomeriggio , due passi ed è subito buio. All’indomani ci attende una vera esperienza africana : trasferimento in treno da Cuamba a Nampula., circa 300 Km in 12 ore. Il treno parte all’alba e siamo tra i pochissimi turisti a salire , il treno in men che non si dica è pieno di passeggeri. Lungo il percorso si attraversano numerosi villaggi rurali dove gli abitanti vendono il poco superfluo dei loro prodotti: cipolle-pepe-peperoni-pomodori –cavoli carote-uova…… Il baratto avviene dai finestrini e comunque tutti ti offrono un sorriso e un saluto. Arriviamo a Nampula che sono quasi le 17,00 portando nel cuore le immagini di quei bambini che offrendo un prodotto ti salutano con la manina. Domenica , dopo una breve visita in Duomo, partiamo
attraversando distese di anacardi. per il bucato da stendere al sole , per i giochi dei bambini . Proseguiamo ancora ed ecco, appena prima del ponte che ci porterà all’Ilha do Mozambique, una salina molto movimentata , giusto aperitivo fotografico ! Arriviamo in hotel, pranzo e subito passeggiata. L’atmosfera è di autentica decadenza, i pa- lazzi in stile coloniale portoghese sono affascinanti e ci addentriamo in alcuni portoni così da ammirare questa bella architettura e per fantasticare un po’ sull’antico splendore. Giornata successiva di relax , quindi in dhown raggiungiamo l’isola di Goa con le sue spiaggie deserte e bellissime. Abbiamo ancora un’intera giornata da trascorrere sull’Ilha e quindi ce la giriamo in lungo e in largo, non tralasciando la parte più povera e più vera Makuti Town , è una zona ribassata dell’isola perché da qui prelevarono le pietre per costruire la Fortaleza. Gli abitanti allora vi costruirono le loro capanne di fango e paglia con le viuzze attraversate da lunghi canali di scolo. Vicino al molo c’è un monumento agli schiavi che qui erano di passaggio per essere venduti e una frase mi ha colpito : “Guardate il passato, il futuro vi guarda” . Ci trasferiamo a Pemba , la sistemazione è un bungalow in riva all’oceano. Pemba credo sia nel nord la zona più turistica, sicuramente è la base per raggiungere le meravigliose isole Querimbas . La nostra prossima meta è l’Ilha do Ibo . Giovedì , un caffè un po’ di frutta, due ore di sterrato e una in barca a motore ed eccoci a Ibo . E’ proprio un’isola affascinante con le sue case coloniali , i fortini e il forte dove i mastri argentieri lavorano l’argento con tecniche antiche. L’incontro poi con Senor Joao Baptista , depositario della storia verbale dell’isola , non si sa ancora per quanto vista la non più giovane età ci riporta alla mente quando i nostri nonni ci raccontavano dei tempi passati con orgoglio e una sorta di velata melanco- nia. La nostra permanenza sull’isola sta per terminare , un’ultimo sguardo al mare e a questa terra così povera ma così ricca di calore umano. Rientriamo a Pemba , un’ultima notte e domattina si riparte per l’Italia. Luciana & Gigi |
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